Stefano Cini

Dopo 16 anni, a fine marzo 2011, lascia la Stazione Carabinieri di Bardolino il Comandante ed Amico Maresciallo Stefano Cini.Egli ha sempre abbinato al proprio lavoro un tocco personale di grande signorilità.E' sempre stato presente alle nostre manifestazioni e, se proprio impossibilitato, non mancava di scusarsi alla prima occasione.Gli Alpini gli rendono omaggio,ringraziano e formulano un "in bocca al lupo" per il futuro nella nuova sede di lavoro:Peschiera del Garda.Non è che vada lontano e sinceramente ci auguriamo di rivederlo ancora in nostra compagnia.

Decima Divisione Montanara U.S.A.

Pochi,anche tra gli Alpini,ricorderanno che il 17 giugno 1982 gli Alpini Bardolinesi hanno ospitato un Gruppo di Ufficiali Statunitensi della Decima Divisione Montanara che in occasione della liberazione del Nord Italia, nel corso della II^ guerra mondiale, avevano marciato lungo le rive del nostro lago accampandosi nell'attuale campeggio Comunale San Nicolò. Un brindisi presso l'allora Enoteca,ora Loggia Rambaldi ha permesso di trascorrere insieme qualche ora in lieta compagnia. Un Ufficiale USA ci ha chiesto di cantare insieme la canzone " Chiesetta Alpina". La conosceva molto bene. L'organizzazione dell'appuntamento era stato curato da: American Express Travel Office di Londra (Inghilterra). **

La gavetta ritrovata

Autorità Civili,Militari e Religiose Signor Presidente Nazionale dell’Associazione Alpini, Alpino Giuseppe Parazzini Signor Presidente Sezionale, Alpino Alfonsino Ercole Gruppi Alpini presenti  Ogni anno veniamo davanti a questo Monumento dove sono scolpiti i nomi dei nostri Caduti.Sono i nomi che richiamano i lutti di tante famiglie Bardolinesi e richiamano gioventù andata avanti nell’adempimento del proprio dovere.Gioventù che oggi noi onoriamo e ringraziamo.Il tempo felice, di cui oggi noi godiamo, ha radice nel loro sacrificio.La parola “ CADUTO” si è imposta fortissima, per recenti fatti di Nassyria, nel nostro vivere quotidiano obbligandoci a meditare e pensare quasi fosse una parola di altri mondi di altri i tempi ed invece è il nostro mondo,il nostro tempo nel quale ci è dato di vivere.Questa parola ci insegna che non dobbiamo distoglierci dalla ricerca del  vivere da galantuomini lasciandoci dirigere dalla Sapienza del cuore.Ringrazio per la vostra attenzione ma queste parole vogliono essere soltanto un invito alla coscienza di ciascuno nel nome dell’Alpino, nostro concittadino, Luigi Campagnari nato a Bardolino il 20 gennaio 1916 nell’attuale Via Palestro. Egli svolge il suo normale servizio di Leva Militare ed è arruolato il 12-05-1937 nel 6° reggimento Alpini , Brigata Alpina Tridentina, Battaglione Verona e congedato per fine Leva.Il 29-08-1939 viene richiamato nella medesima Unità Alpina e nel 1940 è imbarcato a Brindisi per raggiungere Durazzo, il fronte in Albania e da laggiù tornerà a Bardolino soltanto nei primi mesi del 1941.Il 26-08-1941 è già ancora in Albania e a novembre può godere di una licenza agricola per la semina dei campi ed  essere poi ricoverato nell’Ospedale Militare di Asti ottenendo  una licenza di convalescenza che lo porterà a Bardolino per l’ultima volta.Il 28 luglio 1942 la Divisione Alpina Tridentina, che comprende il 6° Reggimento Alpini ed il Battaglione Verona con la 113^ Compagnia cui il nostro Luigi è aggregato, è mobilitata per l’invio in Russia nello storico ARMIR.(Armata Italiana in Russia) .L’Alpino Luigi si comporta con onore ed insieme alla Divisione Tridentina si fa tutta l’estenuante ritirata come commilitoni bardolinesi più volte i ci hanno testimoniato.Scompare nell’ultima battaglia , quella di Nikolajewka il 26 gennaio 1943.Non si è saputo più nulla ed il nostro Luigi da allora si è aggiunto a quella ,troppo lunga, lista di DISPERSI.Per le Campagne di Guerra sul Fronte Greco Albanese e su quello di Russia venne decorato con Medaglia al Valor Militare.Soltanto nel 1984 ( si può dire ieri) è stato chiuso il suo Foglio Matricolare.Di modesta ma laboriosa famiglia ha svolto il suo dovere ma il destino non gli ha riservato la felicità del ritorno a casa. Con lo sciogliersi del gelo non solo politico dell’Unione Sovietica, in mezzo alla steppa russa è stato trovato un oggetto che gli apparteneva e per mezzo del Ministero della Difesa, che ha potuto finalmente raccogliere cose ed informazioni è tornata soltanto la sua gavetta che oggi viene data dalla famiglia Campagnari in custodia al Gruppo Alpini di Bardolino.Chissà quante volte tenendola fra le mani al fronte,ogni giorno, il nostro Luigi pensava al povero ma caldo desinare della madre. Con la sua baionetta ha scolpito su di essa il proprio cognome e nome quasi a volercii salutare tutti. Aveva solo 27 anni.Con essa è tornata, custodita tra la posta militare e mai potuta consegnare alla famiglia, l’ultima sua lettera e ritengo che essa sia il più bel discorso fatto davanti al nostro Monumento.Posta militare n.201 --- 04-01-1943Alla famiglia Campagnari Angelo – Via Palestro 14 –BARDOLINO – Verona – ItaliaCarissimi genitori, Vengo a Voi con queste due righe facendovi sapere che qui mi trovo in ottima salute e così spero sia di tutti Voi di famiglia. Via faccio sapere che ho ricevuto una cartolina di Buon Natale e una lettera del 12 dicembre.Sentii che avete ricevuto un biglietto postale ma di questa posta ne va persa tanta e in più è stata 25 giorni senza arrivare ma speriamo che non ritardi più. Ho sentito che avete messo nella lettera il pennino ma non l’ho ricevuto, ma appena spedite la raccomandata di carta e bolli mettetecelo dentro nella raccomandata e così non andrà perso. Sentii che i fratelli lavorano tutti e due ed il babbo si trova abbastanza (bene). Via faccio sapere che mi ha scritto il signoir Arciprete e la Maria della zia Maria e mi dice che Angelo lo hanno richiamato e che si trova a Bolzano e dice che ha ricevuto la fotografia; mi ha scritto la Nilde da Saronno e io ci risponderò a tutti piano piano.Mamma non  pensate a niente a me che io sto bene e sentii che sei stata ammalata ma hai sempre qualcosa anche tu, ma cosa vuoi, porta pazienza anche tu.La Maria della zia dice che la Nilde dopo che sono passato da Verona non è più andata a trovarla ma quando scrivete dite che vada almeno qualche volta e che quando io gli scrivo ce lo dirò anch’io.Termino salutandovi tutti di famiglia di vero cuore ,un distinto saluto alla zia Maddalena ( la Ricciolina) che mi ha scritto anche lei, un distinto saluto alla famiglia Andreoli e alla famiglia Santi e Salvetti e Comencini Renata e Ada Gelmetti ed Erminia e a tutti quelli che vi domandano di me,saluto tuta la contrada.Mi firmo vostro figlio Luigi.Saluti e baci a tutti di famiglia,ciao,ciao,baci,scrivetemi. Ai lati della lettera, quasi ultimo pensiero,è scritto più volte in modo quasi ossessivo il nome della Mamma: Rosa Benico. Una mamma che molti di noi hanno conosciuto. Gruppo Alpini Bardolino

Consesso Geologico-Malacologico 1882

Nei primi giorni di settembre si raccolse in Verona il primo Congresso Italiano Geologico e Malacologico, nel quale intervennero le principali notabilità della penisola.Nel giorno 4 Settembre si portarono a visitare quelle regioni della provincia, dove gli accidenti geologici presentano più ampia materia alle sapienti investigazioni dei Dotti.Partiti da Verona con la Ferrovia del Tirolo, in gran copia smontarono al Ceraino, dove ammirarono l' orrida spaccature dei monti chiamata la Chiusa, ove l' Adige sbocca per una gola angusta frà due rocce tagliate a picco dalla valle superiore nelle pianure Veronesi. Passarono di là a Rivoli, a Caprino, a Pesina e Costermano, d' onde discesero a Garda, a Torri ed a San Vgilio, uno dei punti più deliziosi del vasto bacino del Lago, e di là retrocessero a Bardolino, ove pranzarono accolti colla più cordiale ospitalità dalla popolazioone, indi si recarono all' abitazione del sottoscritto ammirando dal suo giardino pensile l' immenso spazio del Lago e poscia ritornarono alla sera a Verona, lasciando gratissima memoria della loro visita.Il Nobile Gianfilippi, già menbro dei precedenti scientifici Congressi Italiani, per attestare la sua gratitudine dell' onore avuto di ospitare tante illustri celebrità scentifiche ricevute, fece scolpire ed erigere una lapide nell ingresso della sua abitazione ad eterna memoria. F. A. DE'- GIANFILIPPI(la lapide è del tenore seguente)Addì 4 settembre 1882 Da questo incantevole soggiorno,Donde lo sguardo libero corre sui campi dell'InfinitoI Rappresentanti del primo Consesso Geologico-Malacologico tenuto a Verona: Comm.Prof.Giuseppe MENEGHINI,Presidente Giuseppe CAPELLINI, Vice Pesidente ed i Consiglieri Comm.Prof.Bart Achille DE ZIGNO, Giuseppe SCARABELLI, Cav.Guglielmo GUISCARDI,Giulio Andrea PIRONA, Tarquinio TARAMELLI, col Seg. Prof. Dante PANTANELLI.Scortati dal Comitato Ordinatore Cittadino composto dai Signori Comm.Nob.Edoardo DE BETTA, Presidente Enrico NICOLS, Vice Presidente Riccardo AVANZI, Segretario Cogli Illustri Signori Comm. Prof. Antonio STOPPANI e Cav.Prof. Agostino GOIRAN:ENTUSIASMATI AMMIRARONO I MAESTOSI PAESAGGI, 
LE DELIZIOSE PENDICI LO SPLENDIDO ORIZZONTE DELL'AMPIO BENACO 

IL MARCHESE
 Filippo Alessandro DE' GIANFILIPPI
proprietario
Già membro dei primi congressi sccentifici che tanto contribuirono alla patria redenzione ed unità " ANCO A NOME DEI BARDOLINESI" felici di accogliere nel loro seno i luminari del secolo
AD IMPERITURA MEMORIA ED EDIFICAZIONE DEI POSTERI POSE