Decima Divisione Montanara U.S.A.
Consesso Geologico-Malacologico Generosità Bardolinese C'era una volta Per un buon vino Trasferimento PreondaHa avuto buon esito la prima edizione della grigliata alpina tenutasi presso la nostra Baita venerdì 20 luglio 2012. Il Buon Dio ci ha riservato una serata perfetta. Erano insieme oltre 200 persone tra alpini, amici e simpatizzanti. Un appuntamento in bella compagnia senza il dovere di particolari formalità. Le giovani leve del Cappello Alpino, ideatori della serata, si sono fatte onore. Da segnalare comunque un evento eccezionale che va oltre…oltre… ed ognuno tragga le proprie considerazioni. Erano presenti tutti i Sindaci delle Amministrazioni Comunali dagli anni ’60 ad oggi. La loro presenza rappresentava cinquant’anni di vita politico-ammistrativa in un solo scatto… fotografico. E’ stato un momento prezioso e significativo per tutti. Il già Sindaco (anni ‘60), Rag. Giorgio Metzler con i suoi 93 anni ben portati, in qualità di decano, ha rivolto il saluto a tutti i presenti e con commozione ha auspicato un graditissimo arrivederci. Il Prof.Armando Gallina(Sindaco anni ’70) fine oratore ( latino e greco sono il suo forte) ha preferito stare in panchina per non salire in cattedra. Il Rag, Pietro Meschi (anni '80 e 2000) in silenzioso sorriso ha fatto più di una “ciacola”. L’enotecnico Armando Ferrari (anni ’90 inizio 2000 ) e nel cui periodo è nata la Baita Alpina era contento e convinto di aver fatto una cosa bella anche soltanto per godere di serate come per questa . Il Sindaco in carica, dr. Ivan De Beni, ha perso una scommessa. Conclusione: sotto il Cappello Alpino si sta tutti bene."Le baruffe chiozzotte" sono state almeno per una sera in un altro mondo. Un avvenimento più unico che raro. Non ci sembra che un fatto del genere sia accaduto in precedenza, di sicuro, a Bardolino ma anche altrove.
Ognuno si sarà fatto una personale idea ma la grigliata estiva alpina è ormai una tradizione. E’ un appuntamento bonario ed informale che coinvolge non solo le Penne Nere ma l’intera Bardolino. Facciamo modo che esso rimanga tale nel futuro consapevoli comunque di un costante miglioramento. Il più sincero grazie a quanti si sono posti a disposizione in modo entusiastico e, pacatamente, rivolgiamo ai normali costruttivi critici l’invito ad unirsi al Gruppo di volonterosi. L’affluenza è stata maggiore dello scorso anno. Nulla nasce dal caso basta un po’ di dedizione. La presenza di tutti i Sindaci della recente storia amministrativa ha onorato ancora una volta il Cappello. Mancava soltanto il 94 enne Giorgio Metzler (Sindaco anni 60) assente per motivi di salute. Gradita sorpresa è stata quella di aver rivisto tra noi, dopo 20 anni, il Comandante della Polizia Militare Olandese Sig. Fokke Van der Meulen amico fin dai tempi della guerra nei Balcani ed ora in ferie con la famiglia a Bardolino. Nel breve saluto in italo-olandese ha fatto rivivere in un attimo l’incredibile esperienza che il nostro Gruppo ha vissuto quando, anche per mezzo suo, ha potuto visitare l’inavvicinabile Base Militare di Villafranca con tutti i suoi F16 schierati. E’ stato persino consentito di sedersi nella plancia di comando del famoso caccia. E’ stata confermata la limpida amicizia che per ben quattro volte ha visto gli Alpini bardolinesi ospitati da gran Signori nelle Basi Aeree nei Paesi Bassi. Ringraziamo alla fine il buon Dio per averci risparmiato il temporale previsto dal solito Meteo.it.. Si ricorda ad ogni buon conto che lo scopo finale della serata è di far prestare attenzione all’impegno nel sociale profuso dalla varie associazioni locali .
Alla prossima.
E’ andato avanti l’amico… Jeroen J. Huijsmans (Jerri-Geronimo)Helmond (Paesi Bassi) 1965 Helmond (Paesi Bassi) 29.02.2012.
La grave notizia è arrivata al Gruppo per il tramite del capitano della Luchtmacht Koninklijke Wim Van Mol e dall’amico Eddy Boonstra.
Resta nel ricordo di ciascuno di noi la sua spensierata compagnia ed i momenti lieti trascorsi insieme a Bardolino mentre era in corso la tragica guerra in Jugoslavia negli anni ‘90.
Sembra tanto tempo fa … era solo ieri.
Jeroen non era per noi solo l’interprete Olandese.
Con eleganza e bonomia ha saputo allacciare rapporti di amicizia che rimarranno nel tempo.
Le nostre Adunate Alpine di Gruppo e gli incontri estemporanei in luoghi calorosi, aeroporti, viaggi in Olanda fanno da perfetta cornice al ricordo della sua leale immagine.
Caro Jeroen… che le armonie dei canti di “Amici miei”, di “Tornà, son tornà par sempre”, della “Morinella” e della “Preonda” , che tanto amavi cantare insieme, ti accompagnino lungo nuovi sentieri del Signore delle Cime.
Sobrietà, eleganza ed armonia si sono incontrate nella serata del 04-11-2011 al teatro Corallo di Bardolino. E’ stata un'umana e delicata ricostruzione, attraverso i Canti Alpini, delle paure, dei sentimenti e preoccupazioni del “Soldatino” in trasferimento dapprima sulle tradotte, poi in cammino fra le rocce alpine ed infine di guardia fra le trincee della Prima Guerra Mondiale. Gli storici affermano che la Prima Guerra Mondiale sia stata la conclusione del nostro Risorgimento e il momento finale che ha reso agli Italiani la coscienza di una propria identità e l'idea di Patria. Di questo il “Soldatino” non era ancora completamente cosciente; non se ne rendeva ancora conto. Però!...lassù nella fatica e nel dolore se ne è fatto un'idea e… non si è tirato indietro… La serata è stata quanto mai indovinata ed opportuna conclusione delle manifestazioni organizzate dal Comune di Bardolino nel corso dell’anno celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Il Concerto Polifonico del TA-pum TA-pum è stata curato da: " Coro Polifonico Monteforte che fa parte dell’Associazione AiLaMus (Aiutiamo la musica) www. ailamus.net ailamus.altervista.org
MailSabato 2 aprile 2011 una bella gita tra Storia, magnifico tempo primaverile e buona compagnia. Il Gruppo ha visitato Rovereto: la sua Campana dei Caduti ed il Museo della 1^ Guerra Mondiale. Tutto interessante, molto interessante e suggestivo. Si sono indi raggiunte le Cascate del Varone dove una buona tavolata di carnè salà e "sciava" ha fatto cantare e portato allegria. Per finire, una passeggiata e caffè a Riva del Garda e riprendere il bus per Bardolino. E' stata una serena giornata. Da ricordare.
Nel febbraio 2010 in occasione della cenetta Alpina di ringraziamento a quanti hanno e hanno dato una mano nel corso del precedente anno abbiamo conosciuto Mons. Nikola Eterovic, Arcivescovo Cattolico Croato.
E’ stata un’ improvvisata regalataci dall’Arciprete Mons. Giovanni Ottaviani. Quattro chiacchere in amicizia e una bella benedizione.
Di benedizioni non ce ne sono mai abbastanza. Avevamo tra noi, senza rendercene conto, un personaggio di cui diamo qualche notizia. Il 22 maggio 1999 è nominato Nunzio Apostolico (Ambasciatore della Chiesa) in Ucraina e nel contempo diventa Arcivescovo con il titolo di Sisak. Viene consacrato Vescovo il 10 luglio 1999 nella Cattedrale di Lesina dal Cardinale Angelo Sodano (Cardinale Segretario di Stato Vaticano) e co-consacranti furono Ante Juric(Arcivescovo di Spalato-Macarsca) ed il vescovo di Slobodan Stambuk(vescovo di Lesina terra di origine del consacrando) L’ 11 febbraio 2004 Papa Giovanni Paolo II lo sceglie quale Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi e in tale qualità ha partecipato ai Sinodi del 2005 e 2008.
Il 30 novembre 2009 Papa Benedetto XVI gli assegna il titolo di Cibalae
Dopo 16 anni, a fine marzo 2011, lascia la Stazione Carabinieri di Bardolino il Comandante ed Amico Maresciallo Stefano Cini.Egli ha sempre abbinato al proprio lavoro un tocco personale di grande signorilità.E' sempre stato presente alle nostre manifestazioni e, se proprio impossibilitato, non mancava di scusarsi alla prima occasione.Gli Alpini gli rendono omaggio,ringraziano e formulano un "in bocca al lupo" per il futuro nella nuova sede di lavoro:Peschiera del Garda.Non è che vada lontano e sinceramente ci auguriamo di rivederlo ancora in nostra compagnia.
Pochi,anche tra gli Alpini,ricorderanno che il 17 giugno 1982 gli Alpini Bardolinesi hanno ospitato un Gruppo di Ufficiali Statunitensi della Decima Divisione Montanara che in occasione della liberazione del Nord Italia, nel corso della II^ guerra mondiale, avevano marciato lungo le rive del nostro lago accampandosi nell'attuale campeggio Comunale San Nicolò. Un brindisi presso l'allora Enoteca,ora Loggia Rambaldi ha permesso di trascorrere insieme qualche ora in lieta compagnia. Un Ufficiale USA ci ha chiesto di cantare insieme la canzone " Chiesetta Alpina". La conosceva molto bene. L'organizzazione dell'appuntamento era stato curato da: American Express Travel Office di Londra (Inghilterra). **
Autorità Civili,Militari e Religiose Signor Presidente Nazionale dell’Associazione Alpini, Alpino Giuseppe Parazzini Signor Presidente Sezionale, Alpino Alfonsino Ercole Gruppi Alpini presenti Ogni anno veniamo davanti a questo Monumento dove sono scolpiti i nomi dei nostri Caduti.Sono i nomi che richiamano i lutti di tante famiglie Bardolinesi e richiamano gioventù andata avanti nell’adempimento del proprio dovere.Gioventù che oggi noi onoriamo e ringraziamo.Il tempo felice, di cui oggi noi godiamo, ha radice nel loro sacrificio.La parola “ CADUTO” si è imposta fortissima, per recenti fatti di Nassyria, nel nostro vivere quotidiano obbligandoci a meditare e pensare quasi fosse una parola di altri mondi di altri i tempi ed invece è il nostro mondo,il nostro tempo nel quale ci è dato di vivere.Questa parola ci insegna che non dobbiamo distoglierci dalla ricerca del vivere da galantuomini lasciandoci dirigere dalla Sapienza del cuore.Ringrazio per la vostra attenzione ma queste parole vogliono essere soltanto un invito alla coscienza di ciascuno nel nome dell’Alpino, nostro concittadino, Luigi Campagnari nato a Bardolino il 20 gennaio 1916 nell’attuale Via Palestro. Egli svolge il suo normale servizio di Leva Militare ed è arruolato il 12-05-1937 nel 6° reggimento Alpini , Brigata Alpina Tridentina, Battaglione Verona e congedato per fine Leva.Il 29-08-1939 viene richiamato nella medesima Unità Alpina e nel 1940 è imbarcato a Brindisi per raggiungere Durazzo, il fronte in Albania e da laggiù tornerà a Bardolino soltanto nei primi mesi del 1941.Il 26-08-1941 è già ancora in Albania e a novembre può godere di una licenza agricola per la semina dei campi ed essere poi ricoverato nell’Ospedale Militare di Asti ottenendo una licenza di convalescenza che lo porterà a Bardolino per l’ultima volta.Il 28 luglio 1942 la Divisione Alpina Tridentina, che comprende il 6° Reggimento Alpini ed il Battaglione Verona con la 113^ Compagnia cui il nostro Luigi è aggregato, è mobilitata per l’invio in Russia nello storico ARMIR.(Armata Italiana in Russia) .L’Alpino Luigi si comporta con onore ed insieme alla Divisione Tridentina si fa tutta l’estenuante ritirata come commilitoni bardolinesi più volte i ci hanno testimoniato.Scompare nell’ultima battaglia , quella di Nikolajewka il 26 gennaio 1943.Non si è saputo più nulla ed il nostro Luigi da allora si è aggiunto a quella ,troppo lunga, lista di DISPERSI.Per le Campagne di Guerra sul Fronte Greco Albanese e su quello di Russia venne decorato con Medaglia al Valor Militare.Soltanto nel 1984 ( si può dire ieri) è stato chiuso il suo Foglio Matricolare.Di modesta ma laboriosa famiglia ha svolto il suo dovere ma il destino non gli ha riservato la felicità del ritorno a casa. Con lo sciogliersi del gelo non solo politico dell’Unione Sovietica, in mezzo alla steppa russa è stato trovato un oggetto che gli apparteneva e per mezzo del Ministero della Difesa, che ha potuto finalmente raccogliere cose ed informazioni è tornata soltanto la sua gavetta che oggi viene data dalla famiglia Campagnari in custodia al Gruppo Alpini di Bardolino.Chissà quante volte tenendola fra le mani al fronte,ogni giorno, il nostro Luigi pensava al povero ma caldo desinare della madre. Con la sua baionetta ha scolpito su di essa il proprio cognome e nome quasi a volercii salutare tutti. Aveva solo 27 anni.Con essa è tornata, custodita tra la posta militare e mai potuta consegnare alla famiglia, l’ultima sua lettera e ritengo che essa sia il più bel discorso fatto davanti al nostro Monumento.Posta militare n.201 --- 04-01-1943Alla famiglia Campagnari Angelo – Via Palestro 14 –BARDOLINO – Verona – ItaliaCarissimi genitori, Vengo a Voi con queste due righe facendovi sapere che qui mi trovo in ottima salute e così spero sia di tutti Voi di famiglia. Via faccio sapere che ho ricevuto una cartolina di Buon Natale e una lettera del 12 dicembre.Sentii che avete ricevuto un biglietto postale ma di questa posta ne va persa tanta e in più è stata 25 giorni senza arrivare ma speriamo che non ritardi più. Ho sentito che avete messo nella lettera il pennino ma non l’ho ricevuto, ma appena spedite la raccomandata di carta e bolli mettetecelo dentro nella raccomandata e così non andrà perso. Sentii che i fratelli lavorano tutti e due ed il babbo si trova abbastanza (bene). Via faccio sapere che mi ha scritto il signoir Arciprete e la Maria della zia Maria e mi dice che Angelo lo hanno richiamato e che si trova a Bolzano e dice che ha ricevuto la fotografia; mi ha scritto la Nilde da Saronno e io ci risponderò a tutti piano piano.Mamma non pensate a niente a me che io sto bene e sentii che sei stata ammalata ma hai sempre qualcosa anche tu, ma cosa vuoi, porta pazienza anche tu.La Maria della zia dice che la Nilde dopo che sono passato da Verona non è più andata a trovarla ma quando scrivete dite che vada almeno qualche volta e che quando io gli scrivo ce lo dirò anch’io.Termino salutandovi tutti di famiglia di vero cuore ,un distinto saluto alla zia Maddalena ( la Ricciolina) che mi ha scritto anche lei, un distinto saluto alla famiglia Andreoli e alla famiglia Santi e Salvetti e Comencini Renata e Ada Gelmetti ed Erminia e a tutti quelli che vi domandano di me,saluto tuta la contrada.Mi firmo vostro figlio Luigi.Saluti e baci a tutti di famiglia,ciao,ciao,baci,scrivetemi. Ai lati della lettera, quasi ultimo pensiero,è scritto più volte in modo quasi ossessivo il nome della Mamma: Rosa Benico. Una mamma che molti di noi hanno conosciuto. Gruppo Alpini Bardolino
Nei primi giorni di settembre si raccolse in Verona il primo Congresso Italiano Geologico e Malacologico, nel quale intervennero le principali notabilità della penisola.Nel giorno 4 Settembre si portarono a visitare quelle regioni della provincia, dove gli accidenti geologici presentano più ampia materia alle sapienti investigazioni dei Dotti.Partiti da Verona con la Ferrovia del Tirolo, in gran copia smontarono al Ceraino, dove ammirarono l' orrida spaccature dei monti chiamata la Chiusa, ove l' Adige sbocca per una gola angusta frà due rocce tagliate a picco dalla valle superiore nelle pianure Veronesi. Passarono di là a Rivoli, a Caprino, a Pesina e Costermano, d' onde discesero a Garda, a Torri ed a San Vgilio, uno dei punti più deliziosi del vasto bacino del Lago, e di là retrocessero a Bardolino, ove pranzarono accolti colla più cordiale ospitalità dalla popolazioone, indi si recarono all' abitazione del sottoscritto ammirando dal suo giardino pensile l' immenso spazio del Lago e poscia ritornarono alla sera a Verona, lasciando gratissima memoria della loro visita.Il Nobile Gianfilippi, già menbro dei precedenti scientifici Congressi Italiani, per attestare la sua gratitudine dell' onore avuto di ospitare tante illustri celebrità scentifiche ricevute, fece scolpire ed erigere una lapide nell ingresso della sua abitazione ad eterna memoria. F. A. DE'- GIANFILIPPI(la lapide è del tenore seguente)Addì 4 settembre 1882 Da questo incantevole soggiorno,Donde lo sguardo libero corre sui campi dell'InfinitoI Rappresentanti del primo Consesso Geologico-Malacologico tenuto a Verona: Comm.Prof.Giuseppe MENEGHINI,Presidente Giuseppe CAPELLINI, Vice Pesidente ed i Consiglieri Comm.Prof.Bart Achille DE ZIGNO, Giuseppe SCARABELLI, Cav.Guglielmo GUISCARDI,Giulio Andrea PIRONA, Tarquinio TARAMELLI, col Seg. Prof. Dante PANTANELLI.Scortati dal Comitato Ordinatore Cittadino composto dai Signori Comm.Nob.Edoardo DE BETTA, Presidente Enrico NICOLS, Vice Presidente Riccardo AVANZI, Segretario Cogli Illustri Signori Comm. Prof. Antonio STOPPANI e Cav.Prof. Agostino GOIRAN:ENTUSIASMATI AMMIRARONO I MAESTOSI PAESAGGI,
LE DELIZIOSE PENDICI LO SPLENDIDO ORIZZONTE DELL'AMPIO BENACO
IL MARCHESE
Filippo Alessandro DE' GIANFILIPPI
proprietario
Già membro dei primi congressi sccentifici che tanto contribuirono alla patria redenzione ed unità " ANCO A NOME DEI BARDOLINESI" felici di accogliere nel loro seno i luminari del secolo
AD IMPERITURA MEMORIA ED EDIFICAZIONE DEI POSTERI POSE
Con nota del 17 dicembre 1903 l'Ospedale Italiano in LUGANO (Svizzera) ringraziava il Municipio di Bardolino per aver inviato la somma di Lire 20. La stessa era destinata all'opera intesa ad alleviare, per quanto possibile, le miserie dell'emigrante italiana in Isvizzera. Il Segretario dell'Ospedale plaude che la qual cosa sia stata apprezzata dal Municipio di Bardolin
Comune di Bardolino1884
REGOLE PER l’UFFICIO
1) Gli impiegati dell’ufficio devono scopare i pavimenti ogni mattina,spolverare i mobili,gli scaffali e le vetrine.
2) Ogni giorno devono riempire le lampade a petrolio,pulirne i cappelli e regolarne gli stoppini,e una volta alla settimana dovranno lavare le finestre.
3) Ciascun impiegato dovrà portare un secchio d’acqua e uno di carbone per le necessità della giornata.
4) Tenere le penne con cura,ciascuno,può fare la punta ai pennini secondo il proprio gusto.
5) Questo Ufficio si apre alle sette del mattino e si chiude alle 8 di sera,eccettuata la domenica,nel qual giorno resterà chiuso.Ci si aspetta che ciascun impiegato passi la domenica dedicandosi alla chiesa e contribuendo liberamente alla causa di Dio.
6) Gli impiegati uomini avranno una sera libera alla settimana a scopo di svago e due sere libere se vanno regolarmente in Chiesa.
7) Dopo che un impiegato ha lavorato 13 ore in ufficio dovrà passare il rimanente tempo leggendo la Bibbia o altri buoni libri.
8) Ciascun impiegato dovrà mettere da parte una somma considerevole della sua paga per gli anni della vecchiaia in modo che egli non diventi peso della società.
9) Ogni impiegato che fumi sigari spagnoli,faccia uso di liquori in qualsiasi forma,frequenti biliardi o sale pubbliche,o vada a radersi dal barbiere ci darà una buona ragione per sospettare del suo valore,delle sue intenzioni,della sua integrità e onestà.
10) L’impiegato che avrà svolto il suo lavoro fedelmente e senza errori per cinque anni avrà un aumento di 5 centesimi al giorno ammesso che i profitti della ditta lo permettano.
LUNA NUOVA ( nera)
Si consiglia di non lavorare i vini
PRIMO QUARTO DI LUNA ( gobba a ponente )
E' il periodo opportuno per ottenere i vini frizzanti
LUNA PIENA ( luna bianca )
Il momento più opportuno per la lavorazione di qualsiasi tipo di vino
ULTIMO QUARTO DI LUNA ( gobba a levante )
Periodo adatto per la lavorazione dei vini destinati a lungo invecchiamento.
Adatto inoltre per i vini dolcii mesi di marzo, aprile e maggio sono i più favorevoli per la lavorazione di qualsiasi tipo di vino.
La secondo metà di agosto e la prima di settembre è da destinarsi alla lavorazione dei vini da invecchiamento.
Al Podestà di Bardolino
I sottoscritti cittadini di Bardolino si rivolgono a Lei perché voglia provvedere a levare la famosa “PREONDA” dal luogo dove ora si trova per eliminare il disturbo, la noia e (diciamolo pure) lo sconcio cui dà motivo.
Nei pressi della “Preonda” stanno numerosi esercizi, alcuni fra i principali di Bardolino, che vengono costantemente disturbati da tutto il vociare e lo schiamazzare che a sera i ragazzi fanno raccogliendosi sulla e attorno alla “Preonda”.
Non è, poi neanche decoroso che i forestieri, che sovente di sera sostano a Bardolino, assistano allo spettacolo poco edificante fornito dai monelli in pose scorrette sdraiati sulla “Preonda” e sopportino i gridi e gli urli dei quali i monelli allietano la piazza di Bardolino.
I sottoscritti, mentre fanno presente questo loro desiderio, si permettono di manifestare anche il pensiero che la “Preonda” non sia soppressa, ma spostata in luogo più adatto.
Ringraziano fin d’ora perché confidano che la loro domanda sarà accolta.
Bardolino 05 agosto 1929
Seguono 21 firme: omissis
06 agosto 1929
La richiesta è passata alla Commissione d’Ornato per l’esame e le proposte della presente domanda.
Il Podestà f.to Torresani
Nota a lato del parere della Commissione d’Ornato:
Non sono contrario alla rimozione della “Preonda” purché si trovi per essa un posto adatto alla sua tradizione “folkloristica”.
I componenti della commissione
f.ti omissis
26 settembre 1929
Veduta l’istanza del 5 agosto u.s. di parecchi Amministrati del Comune perché venga rimossa dall’attuale suo posto la tavola in pietra riconosciuta col tradizionale nome di “ PREONDA” ;
Veduto il parere dell’apposita Commissione d’Ornato la quale dà il benestare purché la stessa venga collocata in posto adatto;
Ritenuti plausibili i motivi esposti nella suddetta domanda dagli Amministrati stessi per il decoro e la polizia del paese;
SI CONCEDE
Che la cosiddetta PREONDA venga traslata da Piazza Vittorio Emanuele II° prospiciente l’Albergo Bardolino all’angolo strada lungolago-strada d’accesso all’imbarcadero e precisamente tra la colonna di ferro della pubblica illuminazione e prima pianta grossa di mimosa.
Tanto a riscontro dell’istanza del 05 agosto u.s.
Il Podestà f.to TorresaniOsservazioni:
Notare la velocità dell’iter burocratico del tempo.
La delicatezza dei termini fa capire quanto, questa grezza pietra, fosse amata e che senza colpa propria abbia dovuto subire lo spostamento dal centro cittadino.
Merita la canzone e la carezza del lago.