Dio del cielo,
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna.
Ma Ti preghiamo,
ma Ti prehiamo.
su nel Paradiso,
su nel Paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne.
Santa Maria,
Signora della neve,
copri col bianco,
soffice mantello
il nostro amico,
il nostro fratello.
Su nel Paradiso,
su nel Paradiso
lascialo andare
per le sue Montagne.
Testo e musica di Bepi De Marzi
Era una notte che pioveva
E che tirava un forte vento
Immaginatevi che grande tormento
Per un alpino che sta a vegliar
Immaginatevi che grande tormento
Per un alpino che sta a vegliar
A mezzanotte arriva il cambio
Accompagnato dal capoposto
Oh sentinella, torna al tuo posto
Sotto la tenda a riposar
Oh sentinella, torna al tuo posto
Sotto la tenda a riposar
Quando fui stato nella mia tenda
Sentii un rumore giù per la valle
Sentivo l'acqua giù per le spalle
Sentivo i sassi a rotolar
Sentivo l'acqua giù per le spalle
Sentivo i sassi a rotolar
Testo e musica di Tebo Marzari
Chitarre elettriche
Ben e Davide Peretti
Basso elettrico
Andrea Pinamonte
Distesa sopra la collina
tra i verdi ulivi e le tue vigne,
ti bagni i piedi dentro il lago
mentre il sole ti riscalda il cuore.
D'estate, canti salti e balli,
è una gran festa piena di colori;
ma al primo freddo cambi faccia
e...
sei bellissima anche senza fiori.
Ti penso sempre, ogni giorno,
quando sono lontano da te
ed ogni volta che ritorno
sento che il mio cuore è solo per te.
Ritornello
Bardolino, lontano non si può star
Bardolino, per sempre voglio restar
Bardolino, sei l'unico vero amor
Bardolino, ti tengo stretta nel mio cuor
e di te non mi potrò scordare mai
Con te è “amore a prima vista”
sei proprio bella da morire,
lo dice sempre anche il turista
che ogni volta non vuol più ripartire.
Dalle colline nasce il sole
e ci infonde forza ed allegria,
alla sera, stanco, va a dormire
dentro il lago e...sembra una magia.
Dai colli nasce anche il buon vino
che tutto il mondo fa parlare,
Chiaretto e Rosso Bardolino
dai, uniamoci tutti a brindare!
Ritornello
Bardolino, lontano non si può star... X 2
Io sono nato sulla collina
L’ardente sol mi ha baciato,
Io sono il nettare più prelibato
che la Natura ha creato..
e sono nato per dare ad ognuno
salute e buon umore
il mio profumo fragrante v’invita
sono l’elisir di lunga vita!
Ritornello
Iosono il vino
di Bardolino
Sono invecchiato nel tino
Sono un prodotto
al naturale
Sono l’orgoglio locale.
Se sono bianco
se sono rosso
Il mio sapore è lo tesso.
È una virtù che mi ha donato
la terra dove son nato!
CHI SE NE INTENDE
VIENE E MI PRENDE
MI BEVE E DICE …SONO FELICE!
Io sono il vinodi Bardolino
Sono invecchiato nel tino
Sono un prodotto
al naturale
sono l’orgoglio locale!
Parole Musica di Vittorio Bettega
Vittorio Bettega è nato a Milano il 07-11-1909 ed è il compositore di testo e musica della canzone “La Preonda”.
Milanese di nascita e Bardolinese di adozione. Si trasferì a Bardolino negli anni 1970 ponendo a disposizione il suo talento poetico e musicale in componimenti ormai patrimonio di Bardolino. E’ scomparso a Bardolino il 06-02-1977.
L’amata moglie Romana vive tuttora a Bardolino. Fu tra i soci fondatore del Circolo Culturale "La Preonda".
Canzone composta in occasione della 37^ edizione della
Festa dell'Uva di Bardolino.
L’ è chi a Cisan el posto del bel canto,
L’oto settembre all’alba l’è un incanto,
L’è na gran festa, propi na baldoria,
Che presto o tardi passerà ala storia.
ritornello
Viva la sagra,la sagra dei osei
Polenta e osei che boni ! Che bei!
Viva la sagra, la sagra dei Osei
Putele e putei che boni! che bei!
Cip cip ciuciap, cip cip ciuciap,
Cip cip ciuciap
Viva la sagra de Cisan!
Che grande usanza propi centenaria
Meter en gabia usei che va per aria!
Prima i ghe ‘scolta el canto e po i le spena
Co la polenta i te le fa da sena.
ritornello
Pori useleti i siga ‘ndela gabia
No per amor i canta, ma per rabia
E de scapar i g’ha na oia mata
Ma i se rassegna dentro en quela grata
ritornello
Da tuto el lago vegni ste putele
Con quela scusa de comprar brentele
Le se rigira entorno a quei bancheti
Ma le va in cerca solo de useleti.
Ritornello finale
Canzone popolare della millenaria Sagra dei “Osei” che si svolge
l’8settembre nella frazione di Cisano del Comune di Bardolino. L’ironia è la sua caratteristica ed è cantata a squarciagola con sorriso ed ingenuità popolaresca. Non si ha notizia precisa dell’eventuale sospensione della sagra in occasione del tragico 8 settembre1943. (approfondiremo!)
Ogni sera, di sotto al mio balcone
Sento cantar una canzon d’amore
Spesse volte la ripete un bel garzone…
Ai nostri Monti ritorneremo!
L’antica pace io voglio fare
Sono ostinato
Se prima non mi dici:
chi t’ha baciato
Siamo giunti a tal pensiero
La calunnia è un venticello...
La porta ‘l fioco rosso
La piuma sul cappello
È di velluto nero, ricchissimo mantel !
Gran Dio del ciel
Che fa’ fiorir le suche
fame véder le gambe bele e brute
La Marianna la va’ in campagna
Fin ché ‘l sol tramonterà, tramonterà,tramonterà
Moretina su la porta,
con quell’abito fiorito con qual cuor, con qual cuor;
con qual cuor ti m’ ha lascià.
si scopron le tombe si levano i morti
I martiri nostri son tutti risorti
Come vala parona bela?
Come va la so mastela?
Ghe l’ho vista tanto bela!
Ghe l’ho vista tanto bela!
come va la so’ mastela?
Ghe l’ho vista tanto bela!
che innamorar mi fa.
E col ciò e sensa ciò
La galina la va in pignata
E col ciò e sensa ciòla galina l'é cusinà
Di quella pira l’orrendo foco
Tutte le fibre m’arse e avvampò
Signori pregiatissimi Vi prego di scusar
Che troppa luce elettrica mi fate consumar (bis)
Questa è la gioia che mi fa morir...
Quando il cugino mi fa divertir…
Sul mare azzurro la terra svaniva
La gondola nera fuggiva fuggiva…
A te questo rosario mille preghiera
adunati porterà fortuna…Ah Ah Ah quante notti notti ti voglio baciar
Eh Eh Eh quante notti ti voglio veder
E se ‘l paron nol vol che cantemo
Dispeto gh femo - dispeto ghe femo;
e se ‘l paron non vol che cantemo
dispeto ghe femo , dispeto ghe femo
Cantemo… cantemo… cantemo
pianin… pianin.
La porta ‘n litro de quel bon
La porta ‘n litro de quel bon
La porta ‘n litro de quel bon
perché l'è qua, ‘l'é là, lé su, lé sole
soto ‘l ponte che spaca la legna
Disighe ch’ el vegna a far l’amor
Viva l’arte del boter
L’è un bellissimo mestier,
Viva l’arte del boter
L’è un bellissimo mestier!
Bimba mia, son barcaiolo
Son gentile e son galante
Su la mia barca se vuoi,se vuoi,
se vuoi venirenoi andremo in alto mar
In alto mar che noi andremo,
un bel fuoco accen accenderemo
e qualche cosa cuci cucineremo
all’ usanza del barcaiol Buona sera miei signori
Buona sera
buona seraBuona sera , miei signori
Presto andiamo via di qua !
Presto andiamo via di qua !
Presto andiamo via di qua !
Andiamo… e sarà quel che sarà.!
E' IL MINESTRONE cantato dal Bepi Morando e dal Gianluigi Partelli.(Coacervo di musica lirica,nostalgica e popolare)